Tuesday, November 17, 2009

Drink Alcohol Pain Behind Ears

Food allergies




Test per intolleranze alimentari? No, grazie!

Giorgio Pitzalis
Medico Pediatra Nutrizionista
www.giustopeso.it

Il filosofo Ludwig Feuerbach aveva ragione: noi siamo quello che mangiamo. Il problema è che mangiamo troppo e senza troppa attenzione alla qualità. Parliamo di junk-foods: un panino di grano tenero con prosciutto e senape contiene non meno di tredici additivi (emulsionanti, agenti trattanti, stabilizzatori, regolatori di acidità), indicati sulla confezione con una «E» seguita da un numero; un pacchetto di patatine contiene esaltatori di sapidità (glutammato monosodico e ribonucleotide di sodio); una lattina di bevanda gassata all'arancia contiene solo l'8% di succo d'arancia e il resto è sciroppo di glucosio-fruttosio, zucchero, aspartame, saccarina, conservante, aroma e colorante. Così, ogni anno, nei paesi industrializzati, finiscono nell’organismo di ognuno di noi 6-7 chili di additivi alimentari. Di questi solo il 10% servono alla conservazione del cibo. Il restante 90% è rappresentato da quelli conosciuti as "cosmetic additives: flavoring, dyes, emulsifiers (to make the food more consistent in our mouth), thickeners and sweeteners. These are the substances that most concern and which may cause problems to our health. In fact, symptoms such as headache, bad breath, irritability, drowsiness, itching, coughing, insomnia, abdominal pain, ulcers, diarrhea (and many others) are becoming more frequent. The solution is obvious: to learn to eat. But perhaps it is too trivial or too difficult. E 'at this point that we are captured by a more widespread doubt: what if I had a food intolerance? And so the "tam tam" leads us in front of doctors or assumed we shall test you propinano the singular and weird diets. More and more frequently happen to see patients (adults and children) subject to investigation "unconventional" for the diagnosis of allergy and / or food intolerance. Most of the time was the classic "word of mouth" approach to suggest to patients that method, but unfortunately sometimes it is the doctors to address the unfortunate "the moors" of food intolerance. These, for medicine, identify any adverse reactions to food do not you ¬ due mainly to a toxic effect and that, unlike of allergy, occur without the involvement of the immune system (pharmacological mechanisms, enzymatic o sconosciuti). Ne consegue che questa diagnosi viene applicata ai disturbi più vari: irritabilità, insonnia, inappetenza, obesità, scarsa crescita, malessere, ecc., in cui quasi mai c'è alcuna evidenza scientifica di rapporto causale con gli alimenti. Diversi sono i test che non hanno ragione di esistere: 1) test kinesiologico - valutazione "soggettiva" della forza muscolare mentre il paziente tiene in mano un contenitore di vetro con l'alimento da testare. 2) Test di provocazione/neutralizzazione - sottocutanea o sublinguale: consiste nella somministrazione dell'alimento sospetto, per la stessa via e a dosi molto inferiori di quelle che nella prima fase hanno evocato la sintomatologia, allo scopo di neutralizzarne i sintomi. 3) Electrodermal testing (EAV, Vega testing) is based on changes in electrical potential skin upon contact with food is not tolerated. 4) Test cytotoxic (cytotest, Alcatel-test): assessing the changes in the morphology of white blood cells placed on a glass slide, after adding the food. 5) Bioresonance: use a device that is capable of filtering the waves "negative" issued by 'body to send them "rehabilitated" to the patient. 6) Analysis of the hair: it is a kind of bio-resonance that would reveal the "dissonance" and stored in the hair due to food intolerance. 7) IgG and circulating immune complexes: are based on the assumption that not all immunological reactions are IgE mediated. Total sono tutti test assolutamente non validati dalla scienza medica ufficiale. Nel caso specifico questi test, eseguiti purtroppo in maniera diffusa su tutto il territorio nazionale, sono da considerarsi vere e proprie truffe perpetrate spesso ai danni di soggetti in condizioni di “debolezza” anche culturale. Oltre al danno economico immediato (ovviamente sono quasi tutte prestazioni di tipo privato) accentuato dal fatto di dover acquistare cibi e/o farmaci “naturali”, tali test sono spesso responsabili di altri danni: psicologici, sociali ed anche clinici. Infatti, ad esempio nei bambini, sono stati pubblicati casi di rachitismo o di carenza proteica dovuti a tali diete assolutamente incongrue e non giustificate. Un corretto comportamento medico should not be considered valid in any way and these diagnostic techniques can not rule out indiscriminately (especially in children) whole food groups (milk, egg, tomato) based without scientific justification. Many above symptoms disappear after a correct way of eating and in case of overweight or obesity would be sufficient to reduce the amount of food, change, errors, or "distractions food" and exclude packaged foods containing additives trade. Too simple? Judging from the turnover related to alleged food intolerance seems not!

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